Scopri l’intervento e i vantaggi della conservazione dei crociati nella protesi di ginocchio!
Se il ginocchio ti dà problemi e il dolore ti accompagna ogni giorno, probabilmente hai già sentito parlare della protesi di ginocchio. Il tuo medico ti avrà suggerito di sottoporti a procedura chirurgica in quanto permette di sostituire le parti danneggiate dell’articolazione con impianti artificiali, restituendo mobilità e riducendo il dolore.
Ma sapevi che esistono protesi che consentono di mantenere intatti i legamenti crociati? Questa innovazione porta vantaggi notevoli in termini di stabilità e percezione del movimento. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere: tipi di protesi disponibili, benefici di questa tecnica e riabilitazione post-operatoria.
Cosa sono i crociati e qual è il loro ruolo?
I legamenti crociati, anteriore (LCA) e posteriore (LCP), sono strutture fibrose che si trovano al centro dell’articolazione del ginocchio e hanno il compito di stabilizzare il movimento tra femore e tibia. L’LCA impedisce lo spostamento eccessivo in avanti della tibia rispetto al femore, mentre il LCP previene il movimento contrario.
Avrai certamente compreso che entrambi garantiscano un equilibrio articolare, una corretta biomeccanica del ginocchio e una percezione accurata della posizione dell’arto nello spazio (propriocezione).

La rimozione dei legamenti crociati durante una protesizzazione del ginocchio altera questa dinamica naturale, riducendo la capacità del paziente di percepire e controllare i movimenti dell’articolazione. Questo può portare a una sensazione di instabilità e a un recupero meno efficace.
Inoltre, la mancanza di stabilità può rallentare il recupero e aumentare il rischio di usura precoce della protesi, poiché l’articolazione non è più supportata dalla biomeccanica fisiologica originaria.
Quindi, perché mantenere i legamenti crociati in un’operazione di sostituzione dell’articolazione di ginocchio?
Se c’è la possibilità di conservare i legamenti crociati, i vantaggi possono essere molti.
- I legamenti crociati funzionano come delle “cinture di sicurezza” per il ginocchio, mantenendolo stabile mentre camminiamo, saliamo le scale o ci pieghiamo. Mantenendoli, la sensazione di stabilità aumenta.
- Grazie ai recettori sensoriali presenti nei legamenti, il cervello riceve informazioni sulla posizione dell’articolazione. Se i legamenti vengono rimossi, questa comunicazione si interrompe. Mantenendoli, invece, la percezione del ginocchio rimane più naturale.
- Chi conserva i legamenti crociati tende a recuperare prima e a tornare più velocemente alle attività quotidiane. Il ginocchio si adatta meglio alla protesi, e i muscoli circostanti riprendono forza più in fretta.
Protesi di ginocchio che mantengono i legamenti crociati: esistono?
La risposta è affermativa. Chi pratica sport o ha uno stile di vita dinamico può trarre vantaggio da una maggiore stabilità e percezione del movimento. Una persona con i legamenti crociati sono in buone condizioni non dovrebbe subirne la rimozione. Dunque, in questi e in altri casi da valutare sul momento, decidiamo spesso di non rimuovere i legamenti.
In alcuni casi, si rimuove il legamento crociato posteriore (LCP) in pazienti con ginocchia gravemente compromesse. Al contrario, in altri casi, il LCP viene preservato per garantire una maggiore stabilità e un movimento più naturale, soprattutto quando il legamento è ancora in buone condizioni. Esiste anche un’innovativa soluzione che conserva entrambi i legamenti crociati, offrendo una sensazione di movimento più simile a quella di un ginocchio sano, evitando di compromettere la zona centrale della tibia.

L’operazione si svolge in anestesia generale o spinale, a seconda delle condizioni del paziente. Il chirurgo rimuove le parti danneggiate dell’articolazione e impianta la protesi scelta. La procedura è più complessa rispetto a quella delle protesi tradizionali, poiché richiede maggiore precisione per preservare i legamenti.
Tuttavia, i benefici post operatori sono evidenti da subito.
Tornare a muoversi conservando i legamenti crociati
Cosa aspettarsi dopo l’operazione?
- Giorno 1-2: il paziente inizia a muovere il ginocchio con il supporto dei fisioterapisti.
- Giorno 3-6: si passa dalle stampelle alla deambulazione assistita, con esercizi specifici per rinforzare i muscoli.
- Dopo 2 settimane: molti pazienti riescono a camminare senza aiuto.
- 1 mese: la maggior parte delle persone torna alle attività quotidiane, anche se con qualche attenzione.
- 3 mesi: il ginocchio è quasi del tutto recuperato, e chi pratica sport può riprendere gradualmente l’attività.
Dopo circa sei mesi, il ginocchio dovrebbe essere completamente adattato alla protesi. Chi ha conservato i legamenti crociati avrà una percezione del movimento più naturale e potrà svolgere quasi tutte le attività senza problemi.
Vale la pena conservare i legamenti crociati?
Se le condizioni del ginocchio lo permettono, conservare i legamenti crociati può essere una scelta vantaggiosa. La stabilità migliorata, la sensazione più naturale del movimento e il recupero più veloce rendono questa tecnica una valida alternativa alle protesi tradizionali.
Ovviamente, ogni caso è diverso e solo un chirurgo esperto può valutare la soluzione migliore. Ma una cosa è certa: grazie ai progressi della chirurgia protesica, tornare a muoversi senza dolore è un obiettivo sempre più raggiungibile. Contattami ora per un consulto ortopedico esperto per la tua protesi di ginocchio!